Verranno presentati da Pierpaolo Saporito, Presidente del CICT-UNESCO (Comitato internazionale Cinema e Televisione), e dalla giuria internazionale i vincitori della 32esima edizione del premio “Enrico Fulchignoni”. Durante la tavola rotonda dal titolo “Expanded Cinema from screens to platforms in the Covid Age” interverranno ospiti internazionali quali:
Serge Michel, Vice President, ICFT-UNESC
Vittorio Giacci, Delegate MCM – Italy
Giacomo Mazzone, Secretary-General, Euro
Isabelle Danel, Presidente, FIPRESCI – Germania
Georges Dupont, Director General, ICFT-UNESCO
Manouj Kadaamh, 24 FramesEntertainment, India
Jasmina Bojic, Fondatrice e Presidente, UNAFF Travelling Film Festival, Stanford University – Stati Uniti
Rizwan Ahamd, Direttore, MANUU Media Center UGC – India
Giunto alla XXXII edizione, il premio “Enrico Fulchignoni” può considerarsi il più significativo riconoscimento cinematografico assegnato dal CICT-UNESCO al film presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che meglio rappresenti i valori di pace e tolleranza promossi dall’UNESCO.
Durante la Tavola rotonda “Expanded Cinema from screens to platforms in the Covid Age” si discuterà di come negli ultimi dieci anni le nuove e influenti tecnologie abbiano permesso a chiunque di produrre e condividere in tutto il mondo i loro film, in ciò che è diventato lo standard dei social media.
Allo stesso tempo, le limitazioni dovute al Covid-19 hanno incrementato la quantità di telespettatori oltre che il tempo passato a guardare fiction e serie tra le mura domestiche, con un’offerta crescente proposta dalle grandi piattaforme. Se da una parte questo permette di arricchire la conoscenza della storia del cinema, riaprendo i grandi archivi delle major o rilanciando i restauri, dall’altra si nota quanto risultino escluse intere aree geografiche, panorami culturali e produzioni. Il rischio è un’anacronistica difesa dell’esistente, dove le piattaforme digitali di multinazionali, le sole ormai in grado di gestire e sviluppare la produzione cinematografica e audiovisiva, alimentano uno squilibrio sempre più marcato a danno delle culture e identità nazionali, un requisito ineliminabile in termini di democrazia e di autonomia espressiva che deve essere riconosciuta a ciascun soggetto, senza egemonie né esclusioni.